Diventare apicoltore
Sempre piu' clienti ci contattano per avere informazioni su come iniziare l' attivita' di apicoltore o piu' semplicemente seguire questa a livello hobbistico.
Il nostro consiglio e' sempre quello di informarsi il piu' possibile, leggendo libri o attingendo notizie da fonti on- line.
Per tale motivo abbiamo messo in vendita una vasta gamma di libri utili a chi vuole iniziare disponibili nella sezione materiale divulgativo.
Questa breve guida non vuole essere altro che un principio per capire un po con cosa si avra' a che fare e cosa e come sono fatti i principali attrezzi del mestiere.
Innazitutto, un buon apicoltore deve essere fornito di tuta, maschera e guanti senza i quali rischierebbe di prendere parecchie punture di api.
Altri attrezzi utili(per non dire indispensabili) per la visita alle api sono:
affumicatore - formato da un mantice e un contenitore metallico dentro il quale si inserisce il materiale fumogeno.Questo serve a calmare le api durante la fase di apertura dell' arnia
leva staccafavi - necessaria per sollevare ed estrarre i favi( o telaini) dall' arnia
pinza prenditelaini - utile per prelevare i telaini dall' arnia
Nell' apicoltura il normale alveare costruito dalle api viene sostituito dall' arnia, una struttura composta prevamentemente da legno, parti in zinco(angolari, maniglie, porticina, girandole) e plastica(maschera di chiusura).
L' arnia e' una scatola formata da 4 parti:
il fondo antivarroa - con cassettino di raccolta, formato da una rete metallica a maglia fine intelaiata in una struttura di legno al di sotto della quale viene posto il cassettino, un piano in lamiera ziancata utile sia per l' osservazione (osservando i rifiuti contenuti so puo' capire se la famiglia e' contaggiata ad esempio dalla varroa)
Il nido - ovvero la parte inferiore dove le api deporranno il miele e il polline utile alla loro esistenza e la regina depone le uova.
il melario - la parte in cui le api producono il miele che poi verra' usato per la raccolta da parte dell' apicoltore
il coperchio - in legno foderato di lamiera zincata, posto sopra una struttura detta coprifavo dentro la quale e' possibile inserire i nutritori corcolari.
All' interno del nido e del melario vengono inseriti i telaini o favi, delle cornici in legno con del filo zincato passante e un foglio di cera, punto di partenza per la creazione del favo da parte delle api
I telaini del nido sono piu' alti di quelli da melario.
Al fine di evitare che la regina passi dal nido al melario, risciando di essere esclusa erroneamente dall' arnia durante la fase di raccolta viene posta fra i due una rete metallica detta escludi regina.
Il telaino e' composto quindi da un telaio in legno, il filo zincato e il foglio cereo.
Il filo zincato dovrebbe essere passato con lo zigrinatore al fine di renderlo piu' teso ed amentarne la superficie di attacco con la cera.
La cera viene attaccata al filo grazie all' iserifilo, un apparecchi che collegato alle 2 estremita' del filo lo riscalda e permette al foglio cereo pogiato sopra di attaccarsi.
Durante la raccolta del miele, quando le api avranno riempito una parte dei "fori" li chiuderanno per evitarne il contatto con gli agenti esterni.Questa operazione si chiama "opercolatura"
Questi saranno aperti con un apposito coltello chiamato "coltello disopercolatore" che puo' essere elettrico(a caldo) o non (a freddo)
Aperti gli opercoli i telaini verranno caricati dento lo smelatore un attrezzo che girando (grazie ad una manovella manuale o ad un motorino elettrico) creera' una forza centrifuga la quale fara' uscire il miele dai favi.
Il miele ottenuto viene filtrato e messo in degli appositi recipienti in acciai detti maturatori.